Presentazione del progetto CLARIN per le Digital Humanities

Venerdì 29 giugno nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci si terrà un incontro informativo sul progetto europeo CLARIN.  Segue il programma dell’incontro e una breve presentazione di CLARIN:

10,00 – 10,15: Saluti del Direttore del Dip. di Filologia, Letteratura e Linguistica, Prof. Rolando Ferri, e del Presidente del Corso di Studi aggregato di Informatica Umanistica, Prof. Alessandro Lenci
 
10,15 – 10,30: Dr. Simonetta Montemagni (Direttore ILC-CNR)
Perché partecipare in una infrastruttura di ricerca
 
10,30 – 11,00: Dr. Monica Monachini (ILC-CNR e CLARIN-IT, Coordinatore Nazionale)
CLARIN, opportunità vantaggi e prospettive di sviluppo per la comunità delle Scienze Umane e Sociali
 
11,00 – 11,45: Valeria Quochi (ILC-CNR e CLARIN-IT, Coinvolgimento Utenti)
CLARIN-IT servizi, coinvolgimento della comunità e casi di uso
 
11,45 – 12,30: Discussione
Discipline Umanistiche e Infrastrutture di Ricerca

Il Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) emanato dal MIUR individua nel sostegno e nello sviluppo delle Infrastrutture di Ricerca una delle 6 linee di azione della propria strategia per il periodo 2015-2020: le infrastrutture di ricerca sono presentate come pilastro fondamentale della ricerca italiana e internazionale, in particolare della ricerca di base. 

Se nel settore delle cosiddette scienze “dure” la nozione di infrastruttura appare ormai chiara e consolidata, ciò non vale necessariamente nel caso delle scienze umane e sociali. In questo settore, gli studiosi conducono tipicamente le proprie ricerche consultando e studiando dati di tipo testuale, lessicale, audio, video e/o multimediale contenuti, ad esempio, in pubblicazioni a stampa, manoscritti, libri, periodici, epistolari, collezioni digitalizzate di testi, documenti storici scritti, trascrizioni orali, registrazioni audio/video, ecc. Negli ultimi decenni tali dati sono stati convertiti e, in tempi più recenti, prodotti direttamente in formato digitale. Grazie al web e all’avanzamento delle tecnologie in ambito ICT, gli archivi digitali alla base della ricerca nel settore delle scienze umane e sociali sono sempre più diffusi all’interno della comunità scientifica. Tuttavia, una volta individuati i dati su cui operare, gli studiosi si trovano spesso a fronteggiare il problema di averli disponibili in un formato adeguato per poterli esplorare, analizzare ed elaborare con strumenti digitali che, oltre ad assicurarne una più facile consultazione, consentano di velocizzare e ottimizzare i processi di analisi per arrivare ad aprire nuovi orizzonti di ricerca. Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda la conservazione a lungo termine di tali archivi, che rientra tra i compiti di una infrastruttura di ricerca. 

Dopo aver introdotto la nozione di infrastruttura di ricerca nel settore delle scienze umane e sociali, la presentazione si focalizzerà su CLARIN (Common Language Resources and Technology Infrastructure), l’infrastruttura di ricerca di tipo ERIC (European Research Infrastructures Consortium), creata per offrire un supporto ai ricercatori del settore delle Scienze Umane e Sociali, della quale l’Italia è diventata membro a pieno titolo a fine 2015. Verrà illustrata la sua architettura e organizzazione, verranno descritti i servizi e i vantaggi offerti alla comunità anche mediante l’illustrazione di casi d’uso. Cercheremo di indagare in che modo una infrastruttura di ricerca come CLARIN possa favorire la ricerca ed aiutare l’adozione di nuove metodologie di ricerca nel settore, mostrando come l’ecosistema dell’umanista (digitale) cambi all’ampliarsi della prospettiva verso una dimensione di cooperazione e condivisione. CLARIN, sviluppando soluzioni volte a rendere i dati e le tecnologie linguistiche visibili e disponibili per studiosi, ricercatori e studenti  attraverso una modalità unificata e semplificata di accesso, consente infatti di adottare approcci alla disciplina diversi da quelli tradizionali, determinando non solo nuove prassi di studio e di ricerca ma anche di prassi didattica.